dichiarazione d‘amore | il mio amore ride di me | Il mio amante svizzero

In Creativity by Kätlin Kaldmaa

Just Another Gender Theory

Photo Credit: Filippo Romanelli

dichiarazione d‘amore

 

I

se mi piaci, ti darò una mucca e saremo amici. se la mucca dopo sei mesi sarà ancora viva, ti darò una poesia.  se la mucca dopo un anno farà un vitellino, ti darò una notte fuori dalla porta della mia stanza. se la mucca il giorno del suo quarantacinquesimo compleanno berrà mezzo secchio di guinness, ti darò la chiave.

II

non mi dare ambra, balsamo, celia, dòmini, elisir, fachiri, granite, grandine, illusione, gioielli, maglieria, amore, caso accusativo, luce lunare, tritoni, oppio, porcellana, quarzo, strass, sheremetyevo, testuggini, riccidimare, coraggio, saggezza, xiaobo, yggdrasil, zaporozhet. dammi te stesso, rovesciato come un guanto, sottosopra, difetti e tutto.

III

e voglio addormentarmi accanto a te e imparare come lo fai, quali movimenti precedono il tuo sonno. e voglio risvegliarmi accanto a te scivolare fuori dalla stanza e sedermi nella stanza vicina ad ascoltare i suoni che accompagnano il tuo risveglio. e voglio svegliarmi accanto a te e aspettare accanto a te che ti svegli e osservare quali segni di vita passano sul tuo viso. e non voglio che ti ferisca, ma voglio sapere la storia delle tue cicatrici, così che avrò visto il punto con e senza la cicatrice, com’era stato ferito e com’era guarito.

IV

ti darò ambra, balsamo, celia, dòmini, elisir, fachiri, granite, grandine, illusione, gioielli, maglieria, amore, caso vocativo, luce lunare, tritoni, oppio, porcellana, quarzo, strass, sheremetyevo, testuggini, riccidimare, coraggio, saggezza, xiaobo, yggdrasil, zaporozhet. ti darò me stessa, rovesciata come un guanto, sottosopra, difetti e tutto.

V

e voglio tenerti in mezzo a tutta la follia del mondo. e voglio che mi accetti per come sono, stakanovista e sempre lontana, e ti voglio presente quando torno, e voglio che mi aspetti e mi chiami e mi chiedi se torno a casa presto, e se al mio arrivo voglio qualcosa da mangiare. e voglio la vita più noiosa del mondo, andare a letto alla stessa ora e svegliarmi alla stessa ora, e dirti ogni volta “adesso sta’ zitto”, quando invece di dormire parli e parli senza posa, e alzarmi quando non riesci più a dormire e armeggi nella stanza accanto, e ascoltare i tuoi sogni, e farti leggere i miei, senza nessuna speranza che si avverino. e voglio sentire come mi accarezzi il collo con la mano quando passi allo scrittoio, e sentire come sorridendo maledici i tuoi colleghi dall’altra parte del mondo, e voglio che tu non debba mai andartene, per sempre e in futuro, voglio discutere con te sul nome e la nazionalità dei nostri figli.

 

*     *     *

 

il mio amore ride di me

il mio amore ride di me
quando compro una tazza nuova per sostituire quella
che avevo rotto diciotto anni prima.
è nera
a pois.
è la dimensione che conta.

il mio amore ride di me
quando vado su un’isola, da sola, e mi chiudo in una semplice stanza.
è come un monastero della via di mezzo
e le campane della chiesa rintoccano ogni ora.
scrivo un romanzo e sferruzzo un maglione.
finisco il maglione.

il mio amore ride di me
quando impallidisco di fronte alle persone focose
che attaccano briga per salvare gli altri.
dice che al parlamento del suo paese
la gente combatte tutti i giorni e tira di boxe.
nel mio paese non ci vanno nemmeno,
e se ci vanno, dormono.

il mio amore piange dietro le mie spalle
quando è l’ultima sera, e la mattina ci vedrà sull‘aereo.
separatamente, c’est la vie.
sul far del giorno scrive
una poesia su di me, nella sua lingua.
dice che sono parole magiche.
rido del mio amore.
e piango. sull‘aereo.

 

*     *     *

 

Il mio amante svizzero

Il mio amante svizzero vive nell’inferno del mondo.
Provaci tu ad arrivare a Zurigo
senza un jet privato.
Da Zurigo in poi, a dire il vero,
non è difficile, perché i treni svizzeri
portano le persone, perfino la domenica sera, fino ai più remoti paesini scatole di cioccolata,
non come dalle mie parti
dove la corriera per il paese di mia nonna va due volte la settimana
e non torna mai.
Il mio amante svizzero
odia la violenza, odia il denaro, odia i bianchi,
odia gli svizzeri, odia i verdi, odia i rossi,
odia le montagne, odia il sistema
che gli permette di scrivere, odia la tv,
odia la gente che va in tv
odia il successo, odia le auto, odia i cristiani,
odia la Svizzera, odia le campane,
odia, odia, odia.

Il mio amante svizzero scrive ogni giorno una pagina del suo romanzo
e spera che venda centomila copie
e che sia tradotto in tutte le lingue del mondo
e che non debba più lavorare
e che possa scrivere il suo prossimo romanzo
una pagina al giorno.

Il mio amante svizzero ha una dozzina di gatti.
Tutti destinati a morire.
(Siamo tutti destinati a morire.)
Le mani del mio amante svizzero sono come zampe,
la voce è come un gatto che fa le fusa
– tranne quando odia qualcosa –
si sistema nel posticino più comodo della casa
proprio come un gatto e sparge intorno la sua vita.
A portata di mano, per non doversi spostare troppo.
Di tanto in tanto la sua zampa sinistra
batte contro il sofà,
uno sbuffo di polvere gli colpisce il naso
e starnutisce, così dolce e buffo,
come un gattino che, messo all’angolo, sputa.

Il film preferito del mio amante svizzero è “Quarto potere”
e il suo libro preferito l’“Ulisse“ e quando in tv ci sono i notiziari
va in un’altra stanza. Il mondo è così brutto.
Il mio amante svizzero parla americano.
Dice di averlo imparato dai film.

Il mio amante svizzero è vegetariano
mangia formaggio, uova e latte cagliato.
Non mangia niente che sia stato ammazzato
o che abbia una voce.
Ma allora le patate, protesta la mia voce interna,
o le povere carote che gridano di dolore
quando denti vegetariani le trafiggono,
masticandole vive.
Vive.

Il mio amante svizzero s’imbruttisce apposta
perché la gente faccia lo sforzo
di andare oltre la superficie
se sono davvero interessati a lui;
a volte si chiede ad alta voce
perché abbia così pochi amici
e perché non sia stato fortunato con le donne.
Prima di me.

Il mio amante svizzero a letto è un vero gattone.
Artiglia, gnaula e si raggomitola
e fa le fusa quando lo accarezzi,
ha baci umidi e rumorosi
proprio come nei film,
si esibisce per se stesso, come in uno specchio
e quando sta per venire si fa più rumoroso
come in un film porno tirolese:
“Oo ja, oo ja, oo ja, oo ja, oo ja, oo ja.
OO JA, OO JA, OO JA, OO JA, OO JA!!!”
mordo il cuscino per non scoppiare a ridere,
prende quel suono come segno del mio orgasmo.
!!!OOOOO JAAAAAA!!!

Il senso di giustizia del mio amante svizzero è assai sviluppato.
Piange quando vede un barbone
e vive da solo in un appartamento a quattro vani.

 

*     *     *

 

Vespro

Le pecore son tornate, belando
Le capre non belano
Hanno le campanelle al collo
Che tintinnano

Un essere umano sta a letto e non vede
quando la pelle
diventa lino
il lino diventa aria
l’aria diventa mare
il mare diventa roccia
la roccia diventa luna
la luna diventa silenzio
il silenzio diventa pensiero
il pensiero diventa sogno
il sogno diventa fatto
il fatto diventa essenza

l’uno è nessuno

 

*     *     *

 

LO STUPRO DEL SILENZIO

Al principio hai offerto un minuscolo frammento di silenzio

S

I

L

E

N

Z

I

O

Era il silenzio dell‘innamorato,
rispettoso e cauto

Seguito da lontano,
pronto a precipitarsi in un attimo

Nel tempo, col dissolversi dell’amore,
il silenzio è cresciuto
È esploso e si è fatto carnoso,
ha acquistato peso

Dopo un anno si era fatto denso e severo

silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio

Dopo due anni era raddoppiato

silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio

In un paio d‘anni un minuscolo silenzio
è diventato un camion pieno di cemento

silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio

Più pesante di un muro di mattoni,
mi cade sulla schiena e mi toglie il fiato
Il cuore non ha spazio per battere

Alla fine diventa tutto
Non c’è mondo, casa, albero, montagna,
c’è solo un vasto e onnipotente

silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio
silenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenziosilenzio

Non ci siamo più tu o io
Solo un frammento di silenzio

 

Translated by Andrea Sirotti

 

About the Author

Kätlin Kaldmaa

Kätlin Kaldmaa è una poetessa, narratrice, traduttrice e critica letteraria estone. Ha pubblicato quattro raccolte di poesie "Larii-laree" (1996), "One is None" (2008) e "Worlds, Unseen" (2009), "The Alphabet of Love" (2012), tre libri per bambini " Four Children and Murka "(2010), "The story of Somebody Nobodysdaughter's Father "(2012) e "It's Damn Good to be a Bad Girl "(2016), opere autobiografiche di non-fiction," Happiness is the Matter of Choice" (2013) e "Two Love Stories" (2017), la raccolta di racconti "The Small Sharp Knife" (2014) e un romanzo "No Butterflies in Iceland" (2013). Sue raccolte poetiche sono state pubblicate in inglese, "One is None" (2014), arabo "Geography of Love" (2015), finlandese, "The Alphabet of Love" (2015) e spagnolo (2017) "La geografía del amor ", raccolte di racconti in ungherese, il romanzo "No Butterflies in Iceland" in finlandese e ungherese, e il libro per bambini " The Story of Somebody Nobodysdaughter" in islandese Ha scritto molto sulla letteratura, principalmente sulla letteratura in traduzione, e ha tradotto più di 70 opere della migliore letteratura mondiale dalle isole britanniche all'America Latina. Tra gli autori tradotti ci sono Jeanette Winterson, Aphra Behn, Michael Ondaatje, James Meek, Ali Smith, Meg Rosoff, Madeleine Thien, Goran Simić e Gabriel García Márquez. Le sue poesie sono state tradotte in albanese, arabo, asturiano, ceco, finlandese, francese, inglese, galiziano, tedesco, ungherese, giapponese, coreano, latino, lituano, rumeno, russo, serbo-croato, sloveno, spagnolo, turco e uiguro . Nel 2012 ha vinto l'annuale premio Friedebert Tuglas per il racconto. Kätlin Kaldmaa è presidente del PEN estone e dal 2016 è segretaria internazionale di PEN International. Nel 2017 il suo libro per bambini " It’s Damn Good to Be a Bad Girl" è stato incluso nel catalogo di White Ravens 2017 dei libri per bambini più importanti del mondo. Attualmente sta lavorando alla quinta raccolta di poesie e al secondo romanzo.