vocali in scambio
l’alleanza che si curva,
appuntata al cielo come un disegno
al frigo.
dall’arca
all’arco
la leggerezza di vocali
in scambio.
quando sollevò
il volto in su noé, può darsi,
temesse
questo (ri)cambio.
poi si consolava
che le cose venivano in coppia:
dall’acqua la terra fatta,
dall’acqua ribaltata
il mondo rifatto.
carne e sangue.
vino e disgrazia.
la parola eterna
e la promessa.
*
le acque ribaltate,
bevvero un’altra
marea
un battesimo che sapeva
di annegamento –
quanta vita tanta morte
e dall’arca, il varco
al vino: a noè
suscitò la vera
sete.
canto dei plurali
o presagi che vi annunciaste
separati, non vi riconoscevo
plurali irregolari,
attimi che in gruppo vogliono
una rivoluzione.
e ce ne accorgiamo solo
dopo
catalogo degli acquai
l’acquaio è la nuova vasca
da bagno. la fonte battesimale,
purificatoio nel mezzo
dove si nutre
la carne, le stesse
promesse di un foglio ancora
privo di macchie.
alla cercatrice di aspersioni,
il conforto
di uno specchio di
acqua, così ampio che ci
si può infilare, adatto alla
foca arenata. questo
si fa: porre in una vasca la creatura
senza mare. a mare, a-mare.
in un mondo di case nuove
dotate di solo doccia,
dobbiamo rivolgerci
all’acquaio –
intorno a cui gira
il giorno.
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